Francesco e Paolo Zanon
- LABORATORIO: Officina Zanon
- MATERIALI: Metalli
- PRODOTTI: Elementi in metallo
- SESTIERE: Cannaregio
- DISPONIBILITÀ: Su appuntamento
- INDIRIZZO: Calle del Magazzen, 3213
L’officina di Francesco e Paolo Zanon, fondato dal padre Gino nel 1942 nei pressi di Sant’Alvise, è al contempo un laboratorio e un archivio: un tesoro di prototipi e strumenti utilizzati nei multiformi e talvolta prestigiosissimi progetti portati avanti nel corso della lunga carriera di questi fabbri straordinari.
Fin da adolescenti, Francesco e Paolo hanno imparato a padroneggiare le tecniche tradizionali della lavorazione del ferro, come la forgiatura, la tempera e l’incisione. Francesco, con la sua creatività intuitiva, si è nel tempo specializzato in tutti gli aspetti più manuali e artistici, mentre l’esperienza di Paolo nell’uso dei macchinari garantiva precisione negli elementi strutturali. Questa complementarietà, nonché la grande sensibilità verso questo lavoro, gli ha consentito di ampliare via via la loro attività verso l’ambito dell’architettura, dando vita a una collaborazione decisiva con l’architetto Carlo Scarpa, durata oltre tre decenni.
Il sodalizio con Scarpa, iniziato con lo Showroom Olivetti in Piazza San Marco, si è esteso a progetti come la Fondazione Querini Stampalia, Casa Balboni e la Tomba Brion. I disegni di Scarpa, precisissimi, spesso corredati da annotazioni a colori e note a margine, richiedevano intuizione e capacità di adattamento. L’abilità dei fratelli Zanon nell'interpretare questi progetti complessi e apportare modifiche durante la produzione ha permesso che si instaurasse un rapporto di profonda fiducia e rispetto reciproco, con la maestria dei Zanon che dava forma tangibile alla visione di Scarpa in ferro e metallo.
Oltre a Scarpa, i fratelli Zanon hanno lavorato con altri committenti di spicco, restaurato opere in luoghi simbolo di Venezia, e realizzato pezzi su misura per clienti privati, chiese e commissioni pubbliche. Le loro opere sono da sempre riconosciute per il loro equilibrio perfetto tra estetica e tecnica.
Insigniti del titolo di Maestri Artigiani nel 1980, e ormai anziani, lasciano un’eredità che non mostra possibilità di trasmissione, e un corpus di opere che continua a ispirare architetti e artigiani di tutto il mondo.